via Autismo, tribunale di Roma condanna la Asl a pagare le cure Aba – Repubblica.it

Il giudice Alessandro Coco ha così accolto il ricorso avanzato da Daria Pietrocarlo e Alessandra Pillinini, legali di una coppia di genitori di un bambino di 5 anni affetto da disturbo generalizzato dello spettro autistico. “Il bambino è nato nel 2013 e la diagnosi è arrivata nel 2015 – raccontano i legali all’Adnkronos Salute – Subito i genitori si sono rivolti alla Asl e al Bambino Gesù, che ha diagnosticato un disordine dello spettro autistico e consigliato la terapia Aba”. L’acronimo sta per Applied Behaviour Analysis, cioè analisi del comportamento applicata: si tratta di una metodica di tipo cognitivo comportamentale.

“Ma la Asl non aveva strutture autorizzate ad erogare questo servizio, né personale certificato. Così i genitori sono stati costretti a rivolgersi a centri privati. Spendendo, solo nei primi 3 anni, circa 40.000 euro”. Un impegno pesantissimo, come ben sanno le famiglie costrette ad affrontali. “Famiglie ‘strozzate’, ma interrompere le terapie vorrebbe dire pregiudicare quanto fin qui ottenuto”, sottolineano Pietrocarlo e Pillinini.

“In alcune parti d’Italia le Asl forniscono accesso a strutture e operatori certificati, ma questo a Roma non accade”, continuano. Così la coppia si è rivolta ai legali. “L’ordinanza del Tribunale di Roma è stata emessa a seguito di una procedura d’urgenza, e ha condannato la Asl a sostenere le spese relative alle cure ricevute nella misura di 40 ore settimanali di terapia Aba per 48 mesi”, precisa Pietrocarlo.

In materia c’è anche una delibera della Regione Lazio “del febbraio 2018, che ha adottato delle linee guida evidenziando le carenze in termini di assistenza e soprattutto l’importanza di un progetto di vita intorno al bambino, che colleghi insegnanti, terapisti e genitori in un percorso che lo segua completamente”, ricordano Pietrocarlo e Pillinini. Le linee guida sull’autismo dell’Iss raccomandano l’utilizzo del metodo Aba nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico il più precocemente possibile, “con un range di 20-40 ore settimanali. Il giudice ha dunque riconosciuto il massimo”, rivendicano i legali.

Nell’ordinanza si legge che “il requisito imprescindibile dell’erogazione da parte del Servizio Sanitario della prestazione richiesta e/o il diritto al rimborso delle spese sostenute per la prestazione sia l’evidenza scientifica di un significativo beneficio in termini di salute”. E questo, come stabiliscono le linee guida dell’Iss, accade nel caso dell’Aba.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...